Innanzitutto devono essere individuati i soci fondatori, ovvero almeno tre persone (o sette in alcuni casi) che condividono degli obiettivi e che per raggiungerli decidono di dare vita ad un nuovo soggetto giuridico (l’associazione appunto).

La formula associativa prevede poi l’incremento continuo del numero dei soci attraverso successive adesioni da parte di persone che decidono di condividere le finalità prefissate.

Le associazioni possono essere formate da persone fisiche, ovvero singoli individui, o da persone giuridiche come nel caso delle reti associative dove i soci sono altre associazioni.

Gli scopi che con la nascita della nuova associazione si vogliono perseguire devono essere individuati puntualmente, unitamente alle attività che almeno inizialmente ci si propone di porre in essere.

A questo punto è necessario valutare se si vuole costituire un’associazione con o senza personalità giuridica (si parlerà rispettivamente di associazione riconosciuta o non riconosciuta) e quale forma associativa è meglio adottare considerando le finalità che si intendono perseguire, i vincoli e le opportunità che le diverse normative di settore prevedono.

I soci fondatori provvederanno quindi a richiedere il rilascio del Codice Fiscale presso l’Agenzia delle Entrate territorialmente competente (si fa riferimento alla sede legale dell’associazione per l’individuazione), avvalendosi del modulo AA5/6.

La richiesta deve essere inoltrata dal rappresentante legale dell’associazione o da un suo delegato, provvisto di delega e fotocopia della Carta d’identità del presidente.

Dovranno quindi essere predisposti l’atto costitutivo e lo statuto.

L’atto costitutivo è l’accordo fra i soggetti che costituiscono l’associazione (i soci fondatori). In esso vengono riportati alcuni fra gli elementi caratterizzanti l’associazione stessa come ad esempio la denominazione, la sede, l’oggetto sociale.

Ad esso viene allegato lo statuto.

Lo statuto disciplina in maniera più dettagliata il tipo di attività che verrà svolta dai soci nonché le modalità organizzative che il gruppo decide di darsi in ordine per esempio all’ammissione dei soci o all’amministrazione dell’associazione. I singoli statuti si dovranno delineare in maniera diversa a seconda delle caratteristiche che si vogliono dare alla nuova associazione (per es. l’attività svolta), dal momento che la normativa si arricchisce e diviene più o meno dettagliata tra i diversi settori. Uno statuto che integra tutti i requisiti previsti dalla legge è il primo passo per poter operare adeguatamente ed eventualmente godere di regimi fiscali agevolati.

Sono elementi essenziali dell’atto costitutivo e dello statuto (art. 16 c.c.): 

  • la denominazione dell’ente;
  • l’indicazione dello scopo;
  • l’indicazione del patrimonio;
  • le norme sull’ordinamento e sull’amministrazione;
  • la disciplina dei i diritti e gli obblighi degli associati;
  • la disciplina delle condizioni per la loro ammissione.

Il 3 agosto 2017 è entrato in vigore il Codice del Terzo Settore che ha introdotto importanti novità per le associazioni senza scopo di lucro. Sebbene il Codice sia ancora privo dei decreti legislativi che ne daranno piena attuazione, alcuni principi in esso contenuti sono già applicabili alle associazioni di nuova costituzione.

Si suggerisce pertanto di porre attenzione nella redazione degli atti e di rivolgersi ad un professionista aggiornato sulle novità della riforma.

L’ordinamento giuridico offre diverse opportunità a coloro che desiderano costituire una nuova associazione.

In questo articolo propongo una sintesi delle opzioni a disposizione, tenuto conto che il Codice del Terzo Settore è già in vigore, ma che la Riforma non è ad oggi stata ultimata (il RUNTS “Registro unico nazionale del terzo settore” – non è ancora operativo).

Alessio Cipollone
Alessio Cipollone

Sono un dottore commercialista appassionato di nuove tecnologie ed offro consulenza a liberi professionisti, imprenditori e società. Il mio lavoro non consiste solo nel gestire la contabilità e redigere le dichiarazioni dei redditi ma soprattutto prestare assistenza e fornire una soluzione ai problemi e ai dubbi che possono sorgere nell’amministrazione di un'azienda. Il mio intento è quello di aiutare coloro che vogliono intraprendere nuove attività imprenditoriali con entusiasmo e passione, la stessa che dedico al mio lavoro.

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